LA CREMAZIONE UNA PRATICA ORMAI MOLTO DIFFUSA E SEMPRE PIU’ RICHIESTA ANCHE IN ITALIA

 

Cosa viene posto nella cella crematoria?

Le regole della cremazione esigono che la cassa e tutti i suoi accessori e corredi siano appropriati, adeguati per la cremazione, cioè realizzati in materiale facilmente combustibile. Il feretro sarà posto nella cella crematoria esattamente nella stessa condizione in cui è stato ricevuto all'ingresso, ossia sigillato attraverso gli appositi sugelli di garanzia, cui corrisponde un verbale sul corretto confezionamento dello stesso all'atto del trasporto funebre. Non sarà possibile per gli omaggi floreali essere apposti sulla cassa o nelle sue immediate vicinanze per la cremazione vera e propria, ovvero quando il cofano è inserito nel forno.

 

Si può cremare più di un corpo allo stesso tempo?

 La complessa regolamentazione su questa pratica funebre stabilisce che ogni cremazione sia eseguita e portata a termine separatamente.

In effetti su specifica e scritta istanza dei familiari più stretti, si può derogare solo per madre e bambino o gemelli possono essere deposti e racchiusi nella stessa cassa.

 

Che ne è delle ceneri dopo la cremazione?

Alla fine del processo di cremazione le ceneri (ossia i frammenti ossei ormai calcificati) vengono rimosse dalla camera di combustione del forno e trasferite in un area di trattamento separata. Estrema cura sarà presa per assicurare che le ceneri siano tenute separate da ogni altro resto non umano e opportunamente e adeguatamente identificate.

Le ceneri verranno deposte nell'urna cineraria scelta dai familiari, o nel caso di assenza dell'urna saranno conservate e tenute in un contenitore in attesa di atti di disposizione sulle stesse; nel malaugurato caso di disinteresse a provvedere spontaneamente ad una collocazione delle ceneri, queste dopo un periodo che varia da un anno ed oltre verranno collocate nel cinerario comune.

 

Quale procedura viene seguita per assicurarsi che le ceneri siano tenute separate?

Come già detto in precedenza, ogni forno crematorio può accogliere una cassa alla volta, di conseguenza non si possono cremare più defunti insieme, in modo massivo, promiscuo e indistinto. Certo l'impianto nel suo complesso può essere formato da più linee di cremazione, aumentandone la capacità ricettiva. L'incenerazione è un ciclo, quando questo processo ossidativo ottenuto con il calore si compie del tutto e i resti sono recuperati, per la vagliatura, solo dopo una breve pausa tecnica il forno sarà abilitato a riprendere la propria usuale attività. La 'vagliatura' consiste nel polverizzare i pezzetti di ossa ancora integri con una particolare macchina. Le derivanti ceneri saranno riposte nel loro sistema di contenimento ben al sicuro da ogni possibile scambio equivoco o gesto di profanazione. Debbono sempre essere riconducibili al cadavere di una sola e determinata persona defunta, con particolari misure identificative (per esempio la medaglia termoresistente, con il numero progressivo della cremazione e gli estremi anagrafici del de cuius).

 

Indicativamente quale è la capienza di un urna cineraria?

La completa combustione di una persona di media corporatura produce ceneri il cui peso è stimabile circa tra i 2 e i 4 Kg.

Perchè scegliere la cremazione?

Perchè scegliere la cremazione?

Indubbiamente uno dei vantaggi di questa pratica è la riduzione degli spazi che la sepoltura tradizionale non favorisce dando luogo a cimiteri che diventano gigantesche e ingombranti strutture. Ci sono periodi in cui i posti assegnatari dei loculi, vista l’incidenza delle morti, possono essere carenti e non sempre è possibile ricorrere alle confraternite, qualora la persona avesse già dei contratti stipulati in precedenza, o alle cappelle private.

 

I metodi di sepoltura tradizionali cosa comportano?


Sono due le opzioni che i familiari dei defunti possono applicare considerando il metodo di sepoltura tradizionale:
- La classica sepoltura sottoterra nella fossa comunale che ha una durata decennale.
- La tumulazione all’interno dei loculi che ha una durata variabile dai 30 ad i 50 anni (secondo le disposizioni Comunali del cimitero).
Entrambe le pratiche comportano una spesa per l’acquisto iniziale dello spazio al momento della sepoltura a cui allo scadere del tempo vanno ad aggiungersi un’altra serie di costi nel momento dell’esumazione (nel caso di sepoltura sottoterra) o dell’estumulazione (nel caso di sepoltura nei loculi).

 

Come funziona?


Intanto occorre precisare che la riesumazione dei resti mortali viene effettuata dal personale del cimitero a fronte di una spesa, successivamente è necessario trovare un’ubicazione per i resti e, qualora la salma sia ancora intatta, va rimessa sottoterra per altri cinque anni al fine di una decomposizione più rapida; dopodiché la materia presente all’interno del sarcofago va messa in un’apposita cassettina di zinco in una celletta comunale o privata.

Ogni singolo passaggio descritto comporta degli oneri a carico dei familiari oltre ai lunghi tempi che intercorrono tra i vari momenti.

 

I vantaggi della cremazione:

 

Quindi alla luce di quanto ha descritto la cremazione ha dei vantaggi economici, è così?

Certo c’è un abbattimento dei costi non indifferente legati unicamente alla pratica della cremazione che esclude tutti i passaggi suddetti. In ogni caso per chi non avesse optato per la cremazione sin da subito la stessa può essere praticata, in un momento successivo, per i resti mortali, sempre per non incorrere nei passaggi, tempi e oneri che ne conseguono.

 

Quali sono, se ci sono, gli altri vantaggi che possono indurre a tale scelta?

Intanto ribadisco che il costo che prevede la cremazione può essere inferiore rispetto ai tradizionali metodi di sepoltura, in più, non prevedendo in futuro l’esumazione o l’estumulazione, non si vanno ad accollare ai parenti ulteriori spese ma, soprattutto, si evita un rinnovo del dolore ai parenti che dovranno necessariamente seguire e assistere a queste pratiche in futuro.
Riepilogando possiamo affermare che la cremazione esclude di lasciare in eredità ai familiari un’incombenza sia onerosa che dolorosa.


Chi manifesta la volontà alla cremazione?


Per procedere alla cremazione di una salma occorre l’attestazione della volontà del defunto di farsi cremare attraverso un testamento registrato dal notaio o un testamento olografo (scritto di proprio pugno) consegnato ad un parente.
In caso di assenza di un testamento del defunto la decisione spetta al coniuge vivente, se quest’ultimo non ci fosse perché mancato precedentemente, la decisione spetta al figlio e nel caso di più figli alla maggioranza tra gli stessi.
In mancanza di figli spetta al parente più prossimo entro il sesto grado.